sabato 28 agosto 2010

....scorcio di fine estate

L'estate sta finendo... recitava una canzoncina di qualche anno fa, ma è la realtà. Le giornate si vanno accorciando inevitabilmente e tutto fa pensare che bisogna tornare a lavoro, a me personalmente fa pensare di più che dovrei trovare un lavoro serio, retribuito e soddisfacente.Esagero? Ok almeno retribuito...ma non voglio parlarvi di queste mie solite ed insane passioni per lavori non retribuiti e saltuari, piuttosto voglio raccontarvi che questa estate 2010, da disoccupata, mi sono proprio divertita.
Ed oggi, forse a chiusura di questa bella estate, ho avuto il piacere di vedere il passaggio di un delfino. Insieme a me ne hanno goduto tutti i bagnanti che erano nello stesso scorcio di spiaggia.
É passato molto vicino a riva, e mi sono emozionata nel vederlo. Ovviamente i bambini non se lo sono neanche filato, come fosse un habitué della zona...non so perché ma la visione del delfino che disegnava quegli archi bellissimi nuotando mi ha trasmesso una nota di romantico ottimismo.
Speriamo sia davvero un buon segno e che porti qualche buona notizia.
Buon fine agosto a tutti!!

sabato 31 luglio 2010

...settimana delle scoperte!!

Oggi ho scoperto che essere nelle graduatorie definitive ad esaurimento....vuol dire che potete definitivamente esaurirvi prima di avere un posto o una supplenza....e se ci dessero i punti in base a questo io a questo punto avrei un punteggio esagerato.
Ok, ho capito è giunto il momento di staccare un po' la spina, ed andare in vacanza, davvero, così la smetto di tediarvi con queste scoperte dell'acqua calda.
Prometto di tornare più ottimista e fiduciosa in un roseo futuro...vabbè forse è troppo per una settimana di vacanza, ma io ci proverò lo stesso!
Buone vacanze a tutti!!!!

mercoledì 28 luglio 2010

...ho avuto una visione mistica della mia vita!!

Davvero! Credo di aver avuto una visione mistica della mia vita. Ho capito che devo imparare a non fare niente. Non è una dichiarazione simile a "voglio restare una disoccupata, magari mantenuta a vita e spendere i soldi di qualchun altro"...no, no per carità. É solo che devo imparare a soffocare la mia maledetta ansia da controllo. Non ho un lavoro, ebbè.
Forse è meglio ripercorrere le tappe che mi hanno portato a questo.
Sono in ferie (muuahahahah) perdonatemi , ma questa parola riferita alla mia attuale situazione mi fa sempre ridere (neanche la mia nuova dimensione mistica mi dà sollievo...forse è troppo presto) e la mia risata non è una risata liberatoria bensì isterica, ma... sto leggendo molto, rubando in realtà il tempo per la lettura a momenti improbabili da cui potete escludere il classico momento catartico del bagno, perché è già molto difficile poter esplicare i propri bisogni fisiologici con una bambina ( bellissima tra l'altro!) che si munisce di sediolina e si siede a guardarmi come fossi uno spettacolo da non perdere, figuriamo pensare in questi frangenti di leggere: IMPENSABILE!! Nonostante il tempo sia limitato a quello in cui la bambina (di cui sopra) si dedica al suo sonnellino ed io non cedo al richiamo disperato degli indumenti da stirare che sembrano le sirene di Ulisse, ma a cui riesco (stranamente?!?) a resistere in maniera strenua e disperata (finché avrò qualcosa da mettere...ndr)ho appena finito di leggere il libro di Elisabeth Gilbert : Mangia, prega, ama, gentile regalo non atteso di una mia cara amica. Questo libro mi ha aperto gli occhi, basta affannarsi a cercare di avere un lavoro serio, basta affannarsi a specializzarsi, a prendere ulteriori titoli, che francamente non so a cosa possano servirmi ancora, e basta preoccupazioni, ansia e quello strano senso di soffocamento, come se non riuscissi a respirare. Sarà il lavoro a venire da me se mi vorrà!
Lo so, lo so è un'idea insulsa e malsana per una persona che ha passato l'intera vita (diciamo la parte che ricordo) a pensare che darsi da fare è un'ottima politica, studiare di più per prendere voti migliori, o studiare meglio, specializzarsi, dottorarsi e fare un master per sentirsi più preparate, magari fare concorsi per avere il posto che si desidera...e magari perché no, cercare l'asino che vola per farsi un giretto. Capisco solo ora che la mia visione della vita è fin troppo utopistica...quindi ora passo alla visione mistica, arriverà il lavoro che dovrà arrivare e fino a quel momento so leggere e scrivere, quindi potrò sempre avere qualcosa da fare....almeno fino a settembre!

domenica 18 luglio 2010

...io e la lavatrice!

Avete mai avuto problemi con la lavatrice?? No, non dico perdite di acqua, centrifughe troppo rumorose o cose tecniche ma proprio una rivolta silente di quelle perfide macchine che di punto in bianco cominciano a rendere meno bianchi i bucati, a fare qualche buchino qua e là di troppo e via dicendo.
Questo credo che sia la classica dichiarazione di guerra fredda che sfinisce entrambe le parti, con l'aggravante del caso quando una mamma , fin troppo premurosa e che annovera tra le sue meravigliose lavatrici storiche fior di magliette "preferite" rovinate irreversibilmente ma che straordinariamente non ricorda, non perde occasione per farti vedere che la lavatrice ha segnato un altro punto. Che cosa carina!
Eppure ho anni di onorato rispetto reciproco con la lavatrice, sono sempre stata un capo diligente, ho sempre decantato le sue lodi e reso grazie per la sua invenzione.
Il mio rapporto con lei è iniziato all'università, io comandavo, lei eseguiva, niente intermediari, niente mammine a far il lavoro sporco, io caricavo, sceglievo il programma e poi le davo l'input a partire: un'intesa perfetta! Ricordo come era affascinante sentire quel primo sciabordio con cui l'acqua entrava nel cassettino del detersivo e lo raccoglieva....e poi il mistero della centrifuga guardato dall'oblò, un po' come avere un buco della serratura da cui guardare un'altra dimensione, e poi la soddisfazione degli abiti puliti, profumati. Che belle sensazioni! Poi con il tempo il rapporto diventa routine e non si guarda più a lei con questa ammirata meraviglia, bensì si comincia a considerarla niente di più di uno strumento, e allora è l'inizio della fine.
Tutto si sbriciola, addio rispetto reciproco, lei non perde occasione di rifilare qua e là qualche buchino. Comincia così la subdola, poi il bianco non è più bianco e i risciacqui non bastano, le macchie persistono, il colore sparisce, il disastro incombe....o mio dio!
É una guerra fredda ma logorante e il dilemma è : buttarla o tenerla o magari farla esorcizzare...
Vi farò sapere...


venerdì 16 luglio 2010

...continua la ricerca dei miei chili...

Vi avevo già parlato di come i miei chili, in più o in meno che siano, interessano molto le mie colleghe di lavoro...colleghe, in realtà loro non sono mie colleghe perché io faccio parte del parterre delle schiave, laureate sì ma non strutturate, quindi non ci chiamano dottoresse e non meritiamo nessun rispetto, fuorché poi dover sempre risolvere qualche problema che loro (le super dottoresse a tempo indeterminato ....ndr) hanno con gli strumenti, con le soluzioni, con la chimica, con la biologia, con le scienze in genere. Perché, non si sa come mai, ma le materie scientifiche rifuggono dalle super dottoresse a tempo indeterminato, sarà un problema di incompatibilità...o più semplicemente sarà che ricoprono ruoli e posizioni che non appartengono loro. Comunque non divaghiamo, volevo parlare di altro, stavo affrontando il problema dei miei chili spariti.
A parte il fatto che se l'anno scorso era magra e quest'anno sono ancora magra non vuol dire che continuo a dimagrire ma solo a conservare uno status quo che a quanto pare mi si confà, ma a parte questo entriamo nel dettaglio della conversazione che racchiude sempre molte perle di saggezza, come si addice al livello alto delle mie controparti, non dimentichiamo che parliamo di super-dottoresse a tempo indeterminato.
Cito in maniera letterale:
Lei:"Come sei magra??Ma come fai? Io, invece, ho questa pancetta che non se ne andrà più."
Io : " Potresti fare un po' di esercizio fisico, andare in palestra. Io quest'anno ci sono andata e mi sono trovata bene, mi aiutava anche a scaricarmi. Mi sentivo meglio."
Lei: " La sera non posso andare in palestra per la bambina."
Io: "Infatti neanche io posso la sera (perché anche io ho una bambina...ndr), sacrifico la pausa-pranzo."
Lei: " No, io non posso a pranzo devo mangiare!".
Quindi se ho capito bene, tu vorresti dimagrire senza sudare e senza rinunciare a qualche piatto di troppo? Purtroppo oggi è venerdì, le domande per i miracoli li raccogliamo il lunedì...sai come è, è fine settimana anche per i Santi....
E' proprio vero quello che dice Oscar Wilde: mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza.

lunedì 12 luglio 2010

...ferie

Oggi vorrei affrontare con voi il discorso ferie. Discorso che mi sta molto a cuore, come a tutte le precarie momentaneamente in stand by senza pagamento da qualche mese a cui viene chiesto di compilare il piano ferie. Piano ferie? Definizione carinissima...ma di cosa stiamo parlando?
Per sicurezza ho consultato il dizionario, per evitare incomprensioni del tipo : lei forse non sa...
Allora leggo e scrivo per vostra conoscenza: Feria- nell'antica Roma, ciascuno dei giorni dell'anno dedicati ad una divinità, ne quali era proibito compiere atti giudiziari e civili... al pl. periodo di vacanza, di riposo che spetta ai lavoratori.
Ecco siamo arrivati al punto, che spetta ai lavoratori, di certo non a chi come me fa beneficenza. Perché io non ho capito proprio bene bene che cosa io faccia. E non sapete l'imbarazzo quando me lo chiede mia figlia, ormai faccio finta di fare l'operaia e per non spiegare il concetto di cassa integrazione tra un po' passerò a dire che faccio soltanto la mamma.
Almeno anche agli occhi di una bambina di tre anni sembro più intelligente nel voler fare la mamma e non essere retribuita piuttosto che nel voler fare la scienziata senza retribuzione, meriti e gratificazioni.
Ma la parte più bella di tutto ciò è che ogni qualvolta rimango a casa qualche giorno, giusto per limitare le spese già ampie per un lavoro di beneficenza vengo contattata da colleghe normalmente retribuite e per di più molto gratificate dai loro capi per ricevere lamentele su quanto sono pochi i soldi o quanto sono stanche o quanto ancora qualsiasi cosa....ma la domanda nasce spontanea: come mai se io non vengo pagata, vengo bistrattata e ho un mal di denti direi indicibile per chiunque sono comunque da invidiare??

mercoledì 23 giugno 2010

...peripatetica o semplicemente patetica??

Scusate l'assenza, ma come potete evincere dal titolo...sono stata abbastanza presa dal mio pathos...
Scherzi a parte, voi affezionati lettori sapete che, essendo io una precaria a scadenza (anzi già scaduta e non solo per questioni di età...ndr), per sbarcare il lunario in periodi di crisi come questo affogo nel mar nero delle lezioni private, con somma gioia di Brunettolo (il nano ministro) e di Mariastar( manca una sua definizione per educazione...).
Per farvi capire la situazione, vado ad enucleare:
a) il vostro capo ( che non vi sta pagando) vi propone di fare delle lezioni private di chimica al figlio di una sua cara amica;
b) voi eseguite da brave bimbe, il ragazzo a cui insegnare è un tipo problematico ( necessiterebbe di sostegno, punizione divina per me che non ho voluto prendere l'abilitazione ad insegnante di sostegno), e voi con grande pazienza vestite i panni della amica ( ma de ché??) della psicologa, dell'insegnante di chimica e chi più ne ha più ne metta per portarlo a fare il primo esame e prendere un "sudatissimo" 18;
c) il ragazzo in questione deve fare il secondo esame di chimica, vi viene chiesto di nuovo, dal vostro capo ( che continua a non pagarvi...ndr) di fargli ancora delle lezioni private.
d) la mia pazienza, il mio essere psicologa anche la mia conoscenza di chimica mi abbandona...quasi quasi sono tentata di diventare estetista, almeno avrei sempre le mani perfette e anche altro...invece essendo una precaria senza possibilità di scelta, accetto!!
e) dopo un mese e mezzo di disperazione per cercare di fargli capire qualcosa di chimica, mi chiama il mio capo e mi dice:
"la mamma (dell'alunno ...ndr) vorrebbe sapere se è possibile prendere a questo esame più di 18? perché inanellare la serie dei 18 lo porterebbe a non migliorare mai la media"
ovviamente la mia prima reazione è pensare che si tratta di un nuovo programma televisivo di quel burlone di Mammuccari ( anche se non ho proprio capito bene bene il format....) e comincio a sorridere, ma l'espressione seria ed accigliata del mio capo, mi riporta alla realtà, non è un programma televisivo!!
La seconda reazione, invece, è stata quella di giustificarmi ( ho sentito il bisogno di giustificarmi, ma perché?? ) che non dipendeva certo da me, se prendeva 18, io l'avevo messo nelle condizioni di svolgere il compito ed infatti lui aveva svolto 9 esercizi su 10 ( e secondo quanto mi aveva detto erano giusti per il ragionamento, poi cosa avesse realmente scritto solo il signore lo sa...) e nonostante ciò non era riuscito a prendere più di 18.
Poi solo con il senno di poi ( la cosa è successa ieri, ndr) ho capito di essere stata trattata come la cameriera trovata a nascondere la polvere sotto il tappeto, solo che io invece di nascondere la polvere sotto il tappeto mi sono presa la briga di raccoglierla granello per granello, in ginocchio e a mani nude.
E il mio capo che avrebbe dovuto garantire per la mia professionalità non ha mosso un dito a mio favore, anzi...e questa è forse la parte più gratificante. Che donna fortunata che sono!!
Per dirla alla Blade Runner...io ne ho visto cose che voi umani non potreste immaginare, e gente che non sa nemmeno leggere, pretendere qualcosa in più del 18, e persone che sono andate avanti con gli aiutini mirare ed ottenere una laurea...e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia....è arrivato il tempo...di diventare estetista....