mercoledì 29 aprile 2009

Tesista??

Ok, ammetto di essere abbronzata, un poco, e questo forse mi fa dimostrare meno dell'età che ho.
Ok, ammetto di dimostrare qualche anno in meno di quelli che realmente ho, anche senza abbronzatura. 
Ok,ammetto di farmi chiamare per nome. 
Credo che i titoli non debbano essere sbandierati, ma gelosamente custoditi, perchè ci appartengono, e non ci rendono migliori, solo per il fatto di esistere, ma ci rendono migliori se ricordiamo gli anni di sacrifici fatti per ottenerli, e se ci aprono la strada del dubbio, l'educazione alla critica.
Ok, ammetto di non avere una scrivania, un ufficio regolarmente riconosciuto.
Ok, ammetto di fare un lavoro atipico ( il cazzeggio...ndr)
Ma non riesco proprio ammettere che una appena entrata in tesi nel nostro laboratorio, e a cui sono stata presentata come dottoressa, e a cui io ho dato la possibilità di chiamarmi per nome mi chieda se sono io la "tesista di Alessandra"?
Tesista?? eddai. Non si può, per queste persone, sono capace di rinunciare all'apertura al dubbio, alla critica...chiamatemi dottoressa! 

martedì 28 aprile 2009

Come è dura...l'avventura!!

E' finita un'avventura! E' finita la SSIS...sono riuscita ad abilitarmi ed ora??
Che si fa? 
Si fa che si compila la domanda per entrare nelle graduatorie permanenti, senza avere la più pallida idea di quale province scegliere, si fa che forse sarebbe conveniente fare un semestre aggiuntivo per il sostegno, forse, ma in realtà non si ha la forza di farlo...si fa che si dovrebbe prendere atto che in realtà non è cambiato niente!
Ma come si fa in realtà a prendere atto della situazione?? avete presente il film :la verità è che non gli piaci abbastanza?E' un film che prende in giro l'abitudine delle donne di ricamare e interpretare gesti inconfondibilmente negativi degli uomini, con la scusa che in realtà gli piacciamo troppo, mentre in realtà non gli piacciamo abbastanza o meglio per niente...ed allora??
Ebbene io mi sento così da un po' di tempo. Io, invento scuse per rimanere al mio lavoro, ora i soldi, ora la libertà di orari, ora altro...invento scuse per giustificarlo, questo maledetto lavoro che però, in realtà, non mi vuole! E' chiaro, è palese...che non gli piaccio abbastanza!
Esistono i predestinati e quelli a cui è concesso solo provare...ed io sono tra i secondi. 
Quindi anche se provi, provi, provi e provi ancora non riuscirai mai...quindi perchè continuare a provare? credo sia una sorta di masochismo, appunto, come  la  sindrome da crocerossina...con quella malsana idea che un uomo più è stronzo e più si comporta male e più gli piacciamo e vuole essere salvato...ma per carità!Scendi dal pero...salvati...la verità è che non gli piaci abbastanza!!

domenica 5 aprile 2009

L'amore e la sabbia...

Spesso mi sono sentita chiedere da amiche in cerca dell'amore e di una serenità che, a volte, si identifica con un ideale di storia come si fa a mantenere l'amore...
Bè questa storiella è per me significativa di quello che vuol dire saper amare...
“Una mamma e un bambino stanno camminando sulla spiaggia. Ad un certo punto il bambino chiede: “Come si fa a mantenere un amore?”La mamma guarda il figlio e poi gli risponde: “Raccogli un po’ di sabbia e stringi il pugno…”Il bambino stringe la mano attorno alla sabbia e vede che più stringe piu’ la sabbia gli esce dalla mano. “Mamma, ma la sabbia scappa!!!”
"Lo so, ora tieni la mano completamente aperta…" “Il bambino ubbidisce, ma una folata di vento porta via la sabbia rimanente.”Anche cosi’ non riesco a tenerla!”La mamma sempre sorridendo: “Adesso raccogline un altro po’ e tienila nella mano aperta come se fosse un cucchiaio…abbastanza chiusa per custodirla e abbastanza aperta per darle la liberta’ di cui ha bisogno".”Il bambino riprova e la sabbia non sfugge dalla mano ed e’ protetta dal vento."
 Basta così poco per far durare un amore...