lunedì 18 maggio 2009

Carta straccia...

E' stato pubblicato un altro articolo del mio gruppo...il mio nome non c'è!!
Non che sia una cosa importantissima, gli articoli hanno funzione di esistire in un ottica di carriera che qualcun'altro ha già deciso per voi.
 Quindi se si decide di far vincere il concorso a chi ha solo una pubblicazione, ne puoi avere 30, non va bene. L'unica valutabile è quella dell'altro, combinazione. 
E io faccio parte di quella categoria di persone a cui non sarà mai dedicato un concorso.
Fatta questa premessa e pensando che forse, stavo prendendo l'abilitazione alla SSIS, e quindi ho un pò trascurato la ricerca. Ma la ricerca non aspetta, deve andare avanti ed è andata avanti.
Mi chiedo allora perchè mi sento un pò frustata...come quando hai un desiderio insoddisfatto che come un tarlo, ti buca la mente, e la pancia.
Quella sensazione che continuamente riaffiora, anche se ti distrai, fai qualcosa, leggi,e poi bam ritorna, all'improvviso.
Quella strana sensazione alla bocca dello stomaco, di solito relativa anche ad un "avessi fatto così" o "avessi detto così".
Perchè continuo a sentirmi perennemente fuori posto, fuori età, fuori tempo massimo, fuori luogo, fuori tutto...
Perchè non posso essere come le colleghe che ci credono così tanto da modellare il proprio carattere su quello del capo, a prevedere ogni suo desiderio ed ordine, ad interpretare ogni sua richiesta?
Perchè non so intervenire sui dati nei posti più oppurtuni, rendendoli più appetitosi, più sfruttabili...giusto quel poco.
Perchè non sono diversa??
E siamo sicuri che basterebbe cambiare lavoro per non sentirsi più così inadeguata??
Sarà...

mercoledì 6 maggio 2009

...mi serve il sostegno...per sollevare il mondo

Se si arriva alla veneranda età di 36 anni ( martedì prossimo, ndr) senza un lavoro vero, con una figlia, e tante cose da pagare, questo automaticamente ti fà diventare una "ricattabile".
Spiego, quando si hanno bollette e altro da pagare, quando si deve andare a lavorare per guadagnare qualcosina, che puntuamente non arriva mai, quando bisogna chiedere alla propria mamma se ti aiuta con tua figlia, allora sei,come si suol dire in un gergo piuttosto tribale ma efficace :sotto schiaffo!
E allora cominciano i ricattucci, si passa dal: lascia a casa la piccola invece di portarla con voi da qualsiasi parte a vai a seguire il corso per diventare insegnante di sostegno o io non ti farò più niente!!
Se io fossi una brava psicologa e quindi una buona, futura, insegnante di sostegno, saprei come salvarmi dai ricatti morali senza subirne i sensi di colpa.
E siccome sto imparando a resistere bene a quest'ultimo ricatto allora forse ha ragione potrei essere una brava insegnante di sostegno...noooooooooo!!

mercoledì 29 aprile 2009

Tesista??

Ok, ammetto di essere abbronzata, un poco, e questo forse mi fa dimostrare meno dell'età che ho.
Ok, ammetto di dimostrare qualche anno in meno di quelli che realmente ho, anche senza abbronzatura. 
Ok,ammetto di farmi chiamare per nome. 
Credo che i titoli non debbano essere sbandierati, ma gelosamente custoditi, perchè ci appartengono, e non ci rendono migliori, solo per il fatto di esistere, ma ci rendono migliori se ricordiamo gli anni di sacrifici fatti per ottenerli, e se ci aprono la strada del dubbio, l'educazione alla critica.
Ok, ammetto di non avere una scrivania, un ufficio regolarmente riconosciuto.
Ok, ammetto di fare un lavoro atipico ( il cazzeggio...ndr)
Ma non riesco proprio ammettere che una appena entrata in tesi nel nostro laboratorio, e a cui sono stata presentata come dottoressa, e a cui io ho dato la possibilità di chiamarmi per nome mi chieda se sono io la "tesista di Alessandra"?
Tesista?? eddai. Non si può, per queste persone, sono capace di rinunciare all'apertura al dubbio, alla critica...chiamatemi dottoressa! 

martedì 28 aprile 2009

Come è dura...l'avventura!!

E' finita un'avventura! E' finita la SSIS...sono riuscita ad abilitarmi ed ora??
Che si fa? 
Si fa che si compila la domanda per entrare nelle graduatorie permanenti, senza avere la più pallida idea di quale province scegliere, si fa che forse sarebbe conveniente fare un semestre aggiuntivo per il sostegno, forse, ma in realtà non si ha la forza di farlo...si fa che si dovrebbe prendere atto che in realtà non è cambiato niente!
Ma come si fa in realtà a prendere atto della situazione?? avete presente il film :la verità è che non gli piaci abbastanza?E' un film che prende in giro l'abitudine delle donne di ricamare e interpretare gesti inconfondibilmente negativi degli uomini, con la scusa che in realtà gli piacciamo troppo, mentre in realtà non gli piacciamo abbastanza o meglio per niente...ed allora??
Ebbene io mi sento così da un po' di tempo. Io, invento scuse per rimanere al mio lavoro, ora i soldi, ora la libertà di orari, ora altro...invento scuse per giustificarlo, questo maledetto lavoro che però, in realtà, non mi vuole! E' chiaro, è palese...che non gli piaccio abbastanza!
Esistono i predestinati e quelli a cui è concesso solo provare...ed io sono tra i secondi. 
Quindi anche se provi, provi, provi e provi ancora non riuscirai mai...quindi perchè continuare a provare? credo sia una sorta di masochismo, appunto, come  la  sindrome da crocerossina...con quella malsana idea che un uomo più è stronzo e più si comporta male e più gli piacciamo e vuole essere salvato...ma per carità!Scendi dal pero...salvati...la verità è che non gli piaci abbastanza!!

domenica 5 aprile 2009

L'amore e la sabbia...

Spesso mi sono sentita chiedere da amiche in cerca dell'amore e di una serenità che, a volte, si identifica con un ideale di storia come si fa a mantenere l'amore...
Bè questa storiella è per me significativa di quello che vuol dire saper amare...
“Una mamma e un bambino stanno camminando sulla spiaggia. Ad un certo punto il bambino chiede: “Come si fa a mantenere un amore?”La mamma guarda il figlio e poi gli risponde: “Raccogli un po’ di sabbia e stringi il pugno…”Il bambino stringe la mano attorno alla sabbia e vede che più stringe piu’ la sabbia gli esce dalla mano. “Mamma, ma la sabbia scappa!!!”
"Lo so, ora tieni la mano completamente aperta…" “Il bambino ubbidisce, ma una folata di vento porta via la sabbia rimanente.”Anche cosi’ non riesco a tenerla!”La mamma sempre sorridendo: “Adesso raccogline un altro po’ e tienila nella mano aperta come se fosse un cucchiaio…abbastanza chiusa per custodirla e abbastanza aperta per darle la liberta’ di cui ha bisogno".”Il bambino riprova e la sabbia non sfugge dalla mano ed e’ protetta dal vento."
 Basta così poco per far durare un amore...

martedì 31 marzo 2009

La matematica è un opinione!

Quando qualcuno vi dice che esistono grandezze scientificamente misurabili, come la velocità, le distanze, il tempo, non credetegli...sono solo opinioni e nemmeno delle più accreditate, a quanto sembra.
Il tempo, ad esempio, Einstein soleva dire che è relativo, è verissimo, infatti chiedete a un ragazzo che è in compagnia di una ragazza che gli piace, quanto è lunga un'ora e poi chiedete allo stesso ragazzo quanto è lunga l'ora di attesa prima di fare un esame e vi risponderà un battito di ali, il primo, un'eternità, il secondo, quindi tutti d'accordo è relativo. Ma è relativo il modo di rapportarsi allo scorrere del tempo, non il tempo in sè, altrimenti non ci sarebbero gli orologi.
Chiarito questo...diciamo che io, esca di casa alle otto e cinque, e per fare questo mi sia svegliata intorno alle sette...se io uscissi di casa alle otto meno cinque, a che ora mi potrei svegliare??
Domandina semplice semplice...no??
Risposta non altrettanto semplice...alle sei!!!
Altro quesito facile facile: mettiamo che io percorra 25 Km in 20' ? che velocità media avrei mantenuto??
Esperti si sono riuniti e mi hanno detto che la media è di 30 Km/h...
Ora mi rimetto alla vostra clemenza, o mi aiutate a bruciare i libri su cui ho studiato fior di anni, o mi consigliate il numero di un buon psicologo...perchè vi confido un segreto io con questi esperti in materia devo ancora passarci parecchio tempo...me tapina!!!

Ci sono cose che non puoi cambiare...per tutto il resto c'è master card!!

Premesso che io mi sento e sono un'asociale vera, una che non dà volentieri il proprio numero di cellulare (anzi che l'ha proprio negato ad una collega della ssis, per ovvia gelosia del proprio tempo libero...), una che se qualcuno che non conosce bene, o che non stima le chiede amicizia su facebook, ignora deliberatamente la richiesta, una che odia il contatto forzato con altre persone con cui non sia voluto, insomma ci siamo capiti una così.
Premesso questo, è ovvio che il mio comportamento con le persone è tale da far capire come la penso...prendiamo il caso che io sia seduta, comodamente (si fa per dire...) alla mia scrivania, e abbia gli auricolari nelle orecchie, entra un tizio...io alzo a malapena lo sguardo per salutare e poi mi rituffo nel monitor del computer( non dico volutamente pc perchè è un mac...)...sono possibile varie interpretazioni del mio gesto:
a) il tipo in questione non cattura il mio interesse
b) il tipo in questione oltre a non catturare in alcun modo il mio interesse, mi sta anche antipatico
c) il tipo in questione,non cattura il mio interesse, mi sta antipatico e non voglio averci a che fare.
d) tutte le risposte precedenti sono giuste.
  Invece, il tipo in questione mi parla, costringendomi a togliermi gli auricolari tra l'altro, e per dirmi cosa: 
"Meno male che sei dimagrita dopo la gravidanza..."
Meno male?? per chi? e soprattutto per cosa??
Tu chi sei? quello che mi doveva dare da mangiare o quello a cui era capitata sorte peggiore e mi doveva cucire i vestiti??
Ma perchè sentiamo il bisogno di parlare, quando nel silenzio c'è tutta quella saggezza che altrimenti non si può celare??
Perchè rovinare quei secondi di gloria che fanno di noi tutti le persone più intelligenti del mondo, con le parole più cretine che esistano??
Tacete, ragazzi, tacete...e concedeteci il beneficio del dubbio sulla vostra presunta intelligenza.