martedì 5 luglio 2011

...hai famiglia? vuoi pure lavorare? PAZZA!!

Oggi vorrei affrontare l'argomento dualità carriera-famiglia.
Se hai una famiglia, non importa a nessuno quali sacrifici hai dovuto fare per creartela, il fatto che tu sia senza carriera è quasi una compensazione divina, e se invece disgraziatamente hai anche una carriera, stai molto attenta, perché ti tengono d'occhio e al primo piede in fallo ti sarà rinfacciato che sei un servitore di due padroni.
Ieri parlavo di come alcune persone sappiano, o sono aiutate nel farlo, scegliere delle strade che sul lavoro li favoriscano (nel dettaglio mi riferivo a chi ha accumulato nel corso degli anni punteggi nelle famose graduatorie ad esaurimento, avendo anche un altro lavoro nel frattempo) siccome io sono arrivata alla conclusione che sarei disposta a riti woodoo e altre pratiche di magia nera pur di ottenere un po' di punteggio e poter sperare di insegnare, la cosa mi interessa parecchio, e allora cerco di studiare a tavolino le loro mosse per vedere se posso imitandoli riuscire anche io nell'ardua impresa. E mi sento rispondere, lasciala perdere quella che sta divorziando. Che c'entra?? Sta divorziando a causa del lavoro?? non credo, almeno si può mantenere, dovesse succedere a me dovrei chiedere l'elemosina.
Perché si continua con questo dualismo carriera- famiglia, una cosa non esclude l'altra. Se qualcuna di voi lo pensa è per crearsi un alibi al fatto di non avere l'una o l'altra cosa. Ebbene sì, l'ho detto!! É così. Quando ho perso il lavoro, parecchie volte mi sono sentita ripetere: ma tu hai una famiglia, pensa a noi che non l'abbiamo.
Allo stesso modo in cui voi pensate a me che non ho lavoro, cioè per niente.
Il lavoro, purtroppo, a meno che non si decida di lavorare in proprio, e non è il mio caso, non dipende da noi, la famiglia sì. Quindi che ognuno si prenda le proprie responsabilità su famiglie che tardano ad arrivare, non esiste il fato avverso esiste la volontà di ognuno di non avere responsabilità, vincoli, di non dover affrontare sacrifici...questa è l'unica e vera verità.
Ho delle amiche, intelligenti, che sono perfettamente coscienti di questa situazione, sono loro le artefici del loro destino, non vogliono una famiglia, per il momento, e non sospirano insoddisfatte ad ogni matrimonio finto o vero che vedano sotto i loro occhi. Loro sì hanno effettuato delle scelte, ma non dicono che l'hanno fatto per la carriera, l'hanno fatto per loro stesse, perché non hanno voluto accettare compromessi, perché non si sono volute fermare alla prima bottega- marito che offriva loro pochino.
Queste donne hanno coraggio, lo stesso che ha chi ha invece scelto di avere una famiglia, ma chi si nasconde dietro "la carriera" per posticipare il proprio matrimonio o addirittura fidanzamento, è una donnetta codarda con tanta paura di affrontare la vita e il mondo, non degna neanche di avere una carriera.



Nessun commento:

Posta un commento