domenica 6 ottobre 2013

Ma come faccio a non fare niente??

Come avete capito dal titolo...ho deciso di fare un post controcorrente.
Innanzitutto non mi profonderò in scuse infinite per aver pubblicato dopo decenni, tanto si sa che non riesco a pubblicare con una certa costanza...ed è quasi un vezzo, oramai ( non è vero, è che non ci riesco...) e vorrei parlarvi di come si fa a passare dalla vita impossibile di una mamma che lavora ad una vita irreale di una mamma che non lavora.
Ebbene sì sono di nuovo inoccupata, e non ho sbagliato termine volevo proprio dire inoccupata, non disoccupata, ma proprio senza occupazione...tranquilli non mi hanno licenziato, ma per motivi, che non sto qui ad elencare sono costretta a casa...in compagnia dei miei figli.
Quando si sta un po' di tempo a casa, come me in questo momento, e fin a poco tempo fa si sono contati i minuti per poter fare tutto, si capisce che la casa diventa un buco nero, ti avvolge, ti circuisce e ti inghiotte, non esiste più il tempo, i minuti, le ore si susseguono, nelle quattro mura sempre allo stesso modo scandite soltanto dall'unico grido che li unisce : Mammmmaaaaaa!!
Al primo che dice: allora se hai tutto il tempo che vuoi come mai non pubblichi di più, o non ti dedichi ai tuoi hobbies preferiti, gli salto addosso e mi attacco alla sua giugulare finché non vedo il sangue fluire a fiotti. Se vi state chiedendo da dove arriva tutto questo istinto violento, vi rispondo che è la cattività a fare tutto ciò e a caricare il mio istinto animalesco.
E del resto...non so voi, ma io sono seduta a scrivere questo post da meno di dieci minuti e mia figlia, la grande, è già venuta tre volte a chiedermi se avevo finito...mi serve un corso di yoga o di training autogeno...premesso che non si è ancora visto l'altro figlio perché dorme.
E tra meno di un secondo chiamerà dal bagno...ecco il richiamo della foresta...quando non funziona il "facciamo qualcosa insieme, mamma?" come dieci minuti fa, in cui le ho chiesto qualche minuto di tregua per scrivere questo post, funzionano le "funzioni fisiologiche":cacca, pipì, vomito.
Ne vogliamo parlare? Gli esserini  che vivono con me sono programmati per eliminare ogni qualsiasi momento di tranquillità dal tuo vocabolario e farti odiare le loro funzioni fisiologiche e un po' anche le tue ( perché non le riesci più ad espletare e vorresti non doverle fare più): innanzitutto c'è la pipì...post pannolino, si deve fare sempre dopo che siamo tutti vestiti e stiamo per uscire, poi la cacca...qui è tutta una stessa epoca sia con pannolino che senza, è un immenso momento fecale collettivo che non finisce mai, mia figlia fa la cacca tre volte al giorno (e non vi preoccupate è normale, non sta seduta per più di un secondo a volta) per cui solitamente a pranzo, a cena e in un momento ludico a scelta vengo interrotta per pulire il sederino...e poi arriva il magico, l'unico, l'irripetibile vomito. Il vomito è il marchio di fabbrica dei bambini, è il loro punto vincente, se sono stanchi vomitano, sono malati, vomitano, sono semplicemente  un po' seccati vomitano, si dice che sia legato ad un certo istinto di sopravvivenza, ma sicuramente non dei genitori. Vi risparmio la cronaca esatta di tutti gli episodi di vomito che ho dovuto pulire solo nell'ultima settimana, senza voler nemmeno contare quelli degli ultimi sette anni...ma la domanda nasce spontanea: quando finirà tutto ciò??

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