Premesso questo, è ovvio che il mio comportamento con le persone è tale da far capire come la penso...prendiamo il caso che io sia seduta, comodamente (si fa per dire...) alla mia scrivania, e abbia gli auricolari nelle orecchie, entra un tizio...io alzo a malapena lo sguardo per salutare e poi mi rituffo nel monitor del computer( non dico volutamente pc perchè è un mac...)...sono possibile varie interpretazioni del mio gesto:
a) il tipo in questione non cattura il mio interesse
b) il tipo in questione oltre a non catturare in alcun modo il mio interesse, mi sta anche antipatico
c) il tipo in questione,non cattura il mio interesse, mi sta antipatico e non voglio averci a che fare.
d) tutte le risposte precedenti sono giuste.
Invece, il tipo in questione mi parla, costringendomi a togliermi gli auricolari tra l'altro, e per dirmi cosa:
"Meno male che sei dimagrita dopo la gravidanza..."
Meno male?? per chi? e soprattutto per cosa??
Tu chi sei? quello che mi doveva dare da mangiare o quello a cui era capitata sorte peggiore e mi doveva cucire i vestiti??
Ma perchè sentiamo il bisogno di parlare, quando nel silenzio c'è tutta quella saggezza che altrimenti non si può celare??
Perchè rovinare quei secondi di gloria che fanno di noi tutti le persone più intelligenti del mondo, con le parole più cretine che esistano??
Tacete, ragazzi, tacete...e concedeteci il beneficio del dubbio sulla vostra presunta intelligenza.
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